Aprile 2012

Aprile piovoso e freddo anticipato, tempi difficili per il Madagascar, la crisi incomincia a farsi sentire pure qui; gli aiuti scarseggiano e incidono sulla conduzione di certe istituzioni, nostri clienti, quindi pure le ordinazioni all'atelier sono in calo e ci si interroga come mantenere i posti lavoro.

Il costo della vita aumenta in continuazione e raggiunge livelli preoccupanti, molte le famiglie in difficoltà.

La povertà torna a raggiungere livelli che avevamo quasi dimenticato e una casta di ″fortunati″ si arricchisce sempre più.

In questa situazione la delinquenza aumenta e bande di fuorilegge infestano il paese.

Sopravviviamo a tutto questo continuando la nostra opera, ma alle volte le sere quando Edda ed Io siamo soli, ci sentiamo un poco abbandonati, poi al mattino si riprende a lottare.

Speriamo che il lavoro riprenda e di non essere obbligati a licenziare nessuno, poiché il rimanere senza lavoro in questo paese significa la fame vera.

Gli insegnanti sono in sciopero da oltre un mese, scuole pubbliche chiuse e gruppi di ragazze e ragazzi invadono le strade.

Cristino, settimino di kg. 1,200 figlio di Saoly, speriamo arrivi a superare il momento difficile, vive fra due bottiglie di acqua calda in un lettino imbottito a modo di incubatrice malgascia!!

In compenso la natura dopo le grandi piogge mostra tutta la sua bellezza e varietà di colori, mandarini e arance sono le primizie di stagione con avocado e le sempre gradite banane e ananas. Una notizia positiva, all'università di Fianarantsoa è stata introdotta la facoltà di medicina, e contemporaneamente è iniziata la costruzione di un ospedale universitario. Visto che l'ospedale regionale attualmente in esercizio è in uno stato deplorevole, questa una notizia veramente positiva.

Le levatrici dell'ospedale 50 hanno ordinato al nostro atelier le T-Shirt per una ricorrenza. Già lo scorso anno i paramedici dell'ospedale avevano passato delle ordinazioni al nostro atelier.

Il nostro nido aziendale suscita un grande successo e un forte interesse, le visite di levatrici e operatori sociali continuano a venire a vedere la nostra opera. Questo è pure un dato positivo, poiché si vorrebbe imporre alle grandi aziende una soluzione equivalente.

Tina, figlia di Therèse, kg. 3,800 con tanta voglia di vivere.