Chi siamo e cosa facciamo

L’ idea di mettere a disposizione parte del tempo libero e di dedicarsi ad un’ opera in terra di missione nacque nel 1992 a seguito di una vacanza ad Haiti. Su consiglio dei padri Gesuiti di Milano i coniugi Marzio ed Edda Frigerio, promotori di ARFAM, vennero orientati verso il Madagascar.

Edda e Marzio

Nel 1994 vi furono i primi contatti con l'Orfanotrofio cattolico di Fianarantsoa, una grande città popolosa nel centro dell'isola. Da allora si iniziò ad aiutare questa istituzione.

In un primo tempo vennero procurati dei macchinari necessari al funzionamento dell’orfanatrofio: macchine da lavare, asciuga biancheria, generatore elettrico ecc.

Di seguito ci si rese conto che l’ orfanotrofio era in grado di tenere i ragazzi e le ragazze fino ai 14 anni, ma che – raggiunta quell’età – i giovani venivano dimessi in quanto altri piccoli continuavano ad arrivare.

Questa situazione era indubbiamente problematica in quanto giovani adolescenti senza formazione raggiunta l’età canonica venivano nuovamente a ritrovarsi sulla strada.

Veduta esterna dell'atelier.

Fu così che, a partire dal 1998, l'associazione finanziò la costruzione del centro maschile Ambalakilonga (la città dei ragazzi).

La struttura che prevede alloggi e centri didattici, costituisce oggi una vera e propria scuola professionale. I giovani hanno la possibilità di apprendere le professioni artigianali classiche di falegname, muratore, elettricista ecc.

Nel 2000 la gestione della struttura venne affidata alla comunità Exodus di Milano, la quale è tuttora opera in loco. Rimaneva tuttavia scoperto il settore femminile.

La casa delle ragazze.

A partire dal 2006 l’associazione ha quindi finanziato la creazione della struttura dedicata alle ragazze che lasciavano l’Orfanatrofio. Alloggi, l’atelier e persino una nursery sono le ultime creazioni che, grazie al concreto aiuto dei sostenitori, si è potuto realizzare. Le necessità però non mancano e la vita, in Madagascar, è particolarmente dura.

Un sentito grazie a tutti coloro che con interventi in loco, versamenti, messa a disposizione di tempo e/o denaro sostengono ed hanno sostenuto l’ associazione.

La nuova sede

Nel 2021 il foyer dell’Orphélinat ha dovuto cambiare sede. È quindi stata costruita una nuova struttura, ampia e funzionale. Attualmente 80 impiegate vivono grazie al lavoro che è stato creato; l’atelier prevede anche la formazione delle apprendiste